A un metro di distanza… ma un 8 marzo tra amiche

di Isa Grassano

A un metro, o forse due, di distanza, per le misure di sicurezza anti Covid 19, ma sempre in viaggio con le amiche. La festa della donna, in questo clima sospeso e un po’ incerto, può diventare un’occasione per evadere e distrarsi, per rilassarsi, divertirsi. Ecco qualche consiglio dove festeggiare l’8 marzo, nel segno della mimosa.

 

C’è un rifugio magico, immerso nella natura e nella quiete del bosco del Renon, in cui è più facile e piacevole recuperare insieme il proprio tempo, focalizzandosi sul benessere fisico e mentale: l’Adler Lodge Ritten. Già dall’esterno colpisce per la sua architettura che unisce alpin style e richiami tribali. Gli chalet hanno grandi vetrate dotati di sauna e caminetto, alcuni dei quali situati intorno a un fiabesco laghetto naturali, tra boschi di larici e imponenti montagne. Ci si può immergere nell’infinity pool panoramica calda e salata con vista sulle Dolomiti, provare la meditazione nella foresta, farsi coccolare dai trattamenti naturali all’insegna del bosco con profumi alpini ed erbe curative, secondo rituali antichi. O ancora esplorare i sentieri nei boschi intorno al Lodge, a piedi o con le ciaspole.

Prezzo per 2 pernottamenti e attività e trattamenti a scelta: a partire da 315 euro a persona (validità fino al 22 marzo).

Sognate di andare on the road come dive? Prenotate una spider rosso fiammante di Slow Drive o un altro gioiello vintage per godersi una giornata o più tutta al femminile. Sul sito si prenota il modello scelto e a casa giunge un box con il voucher per il noleggio (valido 12 mesi) e gadget da diva: occhialoni da sole, guantini in pelle per la guidatrice, mappe e itinerari. Il prezzo è a partire da 200 euro per una giornata. Le sedi Slow Drive – azienda specializzata nel noleggio di auto d’epoca senza conducente – sono tra le più belle località d’arte: Parma, Torino, Lago di Garda, Lago di Como, Padova, Firenze, Savona e Verona.

 

A Roma, si va una domenica sulle tracce dell’Albertone nazionale. Apre proprio nella festa della donna (fino al 29 giugno), la casa museo di Alberto Sordi, un’icona del cinema italiano che nell’immaginario collettivo rappresenta un po’ il simbolo di una romanità gaudente e scanzonata che ancora rivive attraverso i suoi film. La villa storica alle Terme di Caracalla si svela in tutta la sua bellezza e opulenza. E dopo aver visitato le varie sale, ascoltato curiosità e aneddoti legati all’attore, si può fare un movie tour sulle scene dei film più famosi. Ad iniziare dalla Galleria, in pieno centro, vicino via del Corso, che oggi è stata intitolata proprio a lui (Galleria Sordi), si chiamava Galleria Colonna e fu il setting di una scena di “Polvere di Stelle”, girato nel 1973 insieme a Monica Vitti. Sordi e Vitti sono due artisti che cercavano di farsi notare nel salotto dello spettacolo che era a quei tempi la Galleria.

Mentre in via Veneto, all’angolo con via Ludovisi, si trova l’edicola che nel film “Il conte Max” del 1957 era gestita dal giornalaio interpretato da Sordi, frequentata dal conte cui dava il volto Vittorio De Sica. Proprio da quelle parti si trova l’Hotel Degli Artisti del gruppo Space Hotel, in una via molto tranquilla. L’hotel offre una magnifica terrazza con solarium e vasca jacuzzi da cui si può ammirare a 360° la Città Eterna (prezzo in camera doppia da 230 euro).

 

Se siete avventurose potete provare l’ebbrezza di “spiccare il volo”. Il posto giusto sono le Piccole Dolomiti Lucane, costoni rocciosi erosi dagli agenti atmosferici, dai nomi fantasiosi come l’aquila reale, l’incudine, la grande madre, la civetta. Il Volo dell’Angelo si vive in due, in parallelo perfettamente allineate, così da poter chiacchierare anche durante il minuto e mezzo in cui si è “lanciate” a forte velocità, lungo un carrello, che scorre lungo un cavo d’acciaio collegato alle due estremità opposte dei due borghi più belli di Italia “Castelmezzano e Pietrapertosa”. Ci si regala un voucher da utilizzare in un giorno di apertura degli impianti (s’inizia in maggio).

 

Se il richiamo dell’oceano è forte è possibile spingersi ad ovest e precisamente “Aqui… Onde a terra se acaba e o mar começa….” (“Qui… dove la terra finisce e il mare comincia”) e raggiungere, con un viaggio last minute, Lisbona in Portogallo (che non ha messo nessun divieto di ingresso). Un tour nella città contemporanea non può che iniziare dal quartiere del Parque das Nacoes, costruito in occasione dell’Expo del 1998. Per raggiungerlo, si prende la linea rossa della metropolitana e già durante il percorso si possono ammirare delle bellissime opere di arte contemporanea: ogni stazione infatti è un piccolo gioiello di arte, con murales e piastrelle multicolori. La più originale è Olaias, con le ciclopiche colonne in ferro color ruggine. Alla Stazione d’Oriente, fermata d’arrivo, ci si troverà davanti a un capolavoro di Santiago Calatrava, che vi accoglierà con una foresta di pilastri candidi. Giunti al quartiere che ospitava l’Expo, le tappe da non perdere sono il Padiglione portoghese di Alvaro Siza, l’avveniristico ponte Vasco da Gama (che con un salto di 17 chilometri, unisce le due sponde del Tago) e soprattutto l’Oceanario, l’acquario oceanografico più grande d’Europa.

Il pomeriggio è dedicato allo shopping nel quartiere del Chiado, ricostruito in stile tradizionale dall’architetto Siza dopo l’incendio del 1988 che negli ultimi anni è diventato il centro della moda giovane.

Per il soggiorno: Hotel Lisboa Plaza a due passi da Avenida da Liberdade, è della catena Heritage. Alcuni particolari accennano alla moda dell’epoca dell’apertura dell’hotel negli anni Cinquanta. Nella metà delle camere sono stati recuperati i pavimenti di parquet originali.

 

 

 

 

 

 

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