Impossibile elencare tutti i libri di successo, che la scrittrice pugliese Gabriella Genisi ha “sfornato” in pochi anni. L’ultimo, in ordine di tempo, “Mio nonno indossa la memoria” (Bianconero). Instancabile, è anche organizzatrice della rassegna letteraria “Il libro possibile” di Polignano a Mare e tra una pagina da scrivere e un’altra da sfogliare, viaggia sempre, perché da ogni viaggio si ricavano sempre spunti ed emozioni….
Cosa porti sempre in valigia?
Diciamo che porterei con me mezza casa… e almeno sette paia di scarpe. Quello che non manca mai però è il mio phon ultrapotente, la mia trousse con trucchi vari, una bottiglietta di Chanel n. 5 (vanità femminile) e poi un paio di libri sempre tra cui uno di poesie. Non mancano mai anche un notebook, una matita. E, vi sembrerà strano, un peluche, ma il motivo resta un mio segreto.
Il viaggio dei sogni?
Quello che ho appena fatto, a New York. Una vera e propria immersione nella metropli più bella del mondo. Dove non ci si annoia mai, passando dall’arte moderna del Moma e del Guggenheim alla corsa nei parchi, all’aragosta take away, fino a stupirmi pure per l’asciugatrice dell’appartamento di Soho dove soggiornavo. E passando per le mille contraddizioni di questa meravigliosa città.
C’è un viaggio che ti ha cambiato la vita?
Sicuramente Parigi, nell’1986. Avevo 21 anni ed ho immediatamente capito che è quello il mio luogo dell’anima. Ci torno tutte le volte che posso, anche il mese prossimo ci andrò insieme a mia figlia.
Con quale amica (famosa e non) partiresti?
Non ho amiche famose, ma ripartirei sicuramente con Chicca, l’amica con cui ho condiviso il viaggio a New York. E non solo per il suo inglese perfetto, anche per la calviniana leggerezza che ci accomuna nel fare le cose. Per gli interessi che abbiamo in comune, e per la pillolina anti jet lag che mi ha imposto di prendere dopo il volo. Fantastica, ho dormito dodici ore di fila.
E poi con Marianna, con Nunzia, con Paola…