Diario di viaggio: Moneglia

Diario di viaggio: Moneglia

di Francesca Bertha

Due piccole barche a vela stanno per uscire dal porto affrontando un mare tendendente al mosso, galleggiando in un’atmosfera sospesa tra forza, solitudine e sogno: il celebre quadro di Carlo Carrà, “Vele nel porto”, fissa così le impressioni dell’artista a seguito del suo soggiorno a Moneglia avvenuto nel 1921.

Raggiungiamo questo splendido comune del Levante ligure, situato al confine con la provincia di La Spezia, e inserito tra i Borghi più belli d’Italia, percorrendo in auto alcuni chilometri di strada attraverso un’affascinante e vecchia galleria a senso unico alternato, in cui, ai tempi di Carlo Carrà, prima che la linea ferroviaria fosse stata spostata più a monte, ci passavano ancora i treni a vapore.

Uscendo dalla galleria, la vista del mare ci incanta e non si fa fatica a comprendere come mai la località, all’epoca chiamata Ad Monilia, fosse stata molto importante già in epoca romana: compare perfino in una storica carta militare dell’Impero del XI-XII secolo.

Arrivando in centro, siamo subito piacevolmente circondate dall’arte: visitiamo la Chiesa Parrocchiale di Santa Croce, costruita probabilmente nel 1130 con al suo interno una statua dell’Immacolata di Anton Maria Maragliano, e l’Ultima cena, conservata in sagrestia, opera di Luca Cambiaso. Nato a Moneglia nel 1527, l’artista fu influenzato dal manierismo genovese, rappresentato soprattutto da Perin del Vaga, stile che Cambiaso, la cui casa natale è ubicata nei pressi della chiesa, sviluppò con grande originalità. Visitiamo anche l’Oratorio dei Disciplinati, adiacente alla Parrocchiale, edificato nel XI secolo.

Dopo pochi passi nei coloratissimi caruggi del centro, torniamo vicino al mare, e il nostro sguardo viene rapito dall’imponente Fortezza di Villafranca, che si erge in posizione panoramicissima. Edificata dalla Repubblica di Genova nel XII secolo, la fortezza è circondata da mura perimetrali a pianta irregolare, che seguono la morfologia del suolo. Come nella maggior parte delle località rivierasche, la costruzione di un forte si era resa necessaria per contrastare i feroci attacchi dei saraceni. I pirati sparavano con i cannoni dalle loro navi contro la costa, ecco perché la parte inferiore di molte antiche case che si affacciano sulla spiaggia era stata notevolmente allargata e irrobustita. A Moneglia dicono che anche i toponimi delle frazioni Lemeglio e Comeglio testimonino il triste ricordo degli attacchi saraceni: stare a Lemeglio “era meglio” perché si trovava a una certa distanza dalla costa, ma vivere a Comeglio era “ancor meglio”, per lo stesso motivo.

Anche la parte ovest del comune era difesa da una fortezza, quella di Monleone, eretta nel 1173 e già l’anno successivo assediata dal conte Obizzo Malaspina, che però non riuscì a espugnarlo. Oggi ne sono visibili alcuni resti e all’interno dell’insediamento originario si erge il castello liberty De Fornari. Non lontano visitiamo anche la Chiesa parrocchiale di San Giorgio, risalente al 1396 e costruita dai monaci benedettini.

Dopo questo bel giro, torniamo nel cuore del borgo, e anche per la nostra cena restiamo idealmente a bordo delle barche del dipinto di Carrà, accomodandoci presso i tavoli del Ristorante Vela, situato nella pittoresca piazza Tarchioni. Prima di dedicarci ai piaceri dell’autentica cucina ligure, scambiamo quattro chiacchiere con i titolari che ci accolgono con grande gentilezza in un ambiente famigliare. “Fino al 1975 in questo palazzo d’epoca si trovava una piccola pensione. Ho rilevato il locale quell’anno, trasformandolo in un ristorante genuino, dove cuciniamo principalmente piatti a base di pesce fresco”, ci racconta il signor Paolo Compiano, chef di notevole esperienza che gestisce il locale da quasi quarant’anni con grande successo, affiancato dalla moglie Imelda, e i figli, lo chef Fabrizio e Luca che cura la Gelateria Bounty, di fianco al ristorante.

Iniziamo con un ricchissimo e squisito antipasto di pesce, un vero tripudio di colori e di sapori: insalata di mare, acciughe al limone, seppie con maionese, gamberi con salsa rosa, insalata di moscardini, crudità di pesce e crostacei. Proseguiamo con un gustosissimo piatto di spaghetti saltati alle vongole, mentre alcune di noi scelgono i ravioli di branzino alla levantina, il risotto ai frutti di mare e i pansotti classici. Assaggiamo con grande piacere anche i ravioli di mamma Imelda. Annaffiamo queste bontà con vini principalmente liguri, tra cui degli ottimi Vermentini e Bianchetta, oltre a qualche etichetta piemontese come il Gavi, il Nebbiolo e il Grignolino. Continuiamo con una bella grigliata di pesce, oltre agli scampi alla fantasia dello chef, del pesce ligure al sale e la frittura mista del Golfo.

La nostra giornata si conclude con dei meravigliosi gelati preparati da Luca, oltre ad altri sfiziosi dessert come il soufflè al cioccolato, e con una piacevole passeggiata sul lungomare dove siamo certe che le nostre vele ci faranno tornare presto.

PER INFORMAZIONI:

www.comune.moneglia.ge.it

www.ristorantevela.it

Ristorante Vela

Piazza Torchioni, 1 Moneglia (GE)

Tel.: 0185/49440

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.