Interviste vip: A tu per tu con Irene Vella

Interviste vip: A tu per tu con Irene Vella

di Isa Grassano

 

In viaggio come sul lavoro. A scuola come in parrocchia. Ci sono categorie di amiche che hanno due facce….e spesso nascondono un lato poco nobile. Diventano (o lo sono sempre state e non ce ne siamo accorte prima) “stronzamiche”. Come scovarle? Un aiuto viene dal divertente libro della giornalista Irene Vella, “Credevo fosse un’amica e invece era una stronza. 10 modi per sopravvivere alle stronzamiche?” (Laurana Editore, euro 11,90). Insomma anche se l’amicizia è qualcosa di importante, è sempre bene stare in guardia, tirare su le barricate per difendersi e per non farsi rovinare la vita. “Le stronzamiche si manifestano in ogni fase della tua vita di donna. Cominciano alle elementari e vanno avanti fino all’ospizio”. Parola di Irene, con la quale abbiamo simpaticamente chiacchierato….

 

 

In vacanza con le amiche. Ti è capitato di avere nel gruppo una stronzamica? E come difendersi nell’eventualità? Affogarla :-)? dai battute a parte…è una categoria che è sempre più frequente…anche se non l’hai evidenziata

Diciamo che non viaggio molto con le amiche e quindi per fortuna non ne ho incontrate di “stronzamiche”. Ne ho incontrate, però, spesso in ambito lavorativo, spesso covo di rancori e ambizione. Io prendo tutto di “pancia” anche le “sole” perché mi piacerebbe tanto riuscire a coniugare amicizia e lavoro, ma mi rendo conto che, non solo è difficilissimo, ma che il lavoro fianco a fianco porta a rovinare anche le “sorellanze” più consolidate, perchè ci sarà sempre comunque una del gruppo più ambiziosa, che non si farà scrupoli nel fare le scarpe alle altre. Mi prendo la colpa però di non ascoltare mio marito e le mie amiche più vere, che sono la mia parte mancante, cioè quella saggia e razionale, che cercano sempre di mettermi in guardia (non riuscendoci mai).

Comunque quando le ho incontrate, poi ho troncato ogni rapporto, perché quando mi sento ferita nei sentimenti o nella mia buona fede, la prima cosa che mi viene in mente è quella di chiudermi all’altra, e in secondo luogo di vendicarmi.

 

Interviste vip: A tu per tu con Irene Vella
Interviste vip: A tu per tu con Irene Vella

Da dove nasce l’idea di questo libro?


Diciamo che l’idea mi è venuta proprio perchè ho incontrate talmente tante stronzamiche che il libro si è praticamente scritto da solo, e poi ogni volta che parlavo di questa mia idea a qualche amica (quelle vere però) mi rispondeva così: “ ma dai un libro sulle stronzamiche, spettacolo. Vuoi che ti racconti della mia? Successivamente è capitato che fosse la mia bimba a cadere nelle mani delle piccole stronzamiche ed allora è scattata la voglia di riscatto che si è tradotta in questo libro.

 

Di tutti i casi che citi quale è la stronzamica peggiore?

Secondo il mio personale parere la stronzamica peggiore è proprio quella che tu reputavi un’amica, ed invece alla fine si è rivelata una stronza.

La rassicurante, la gatta morta, o come si dice da noi in Maremma “l’acqua cheta” che è poi quella che rompe i ponti.

Quella che davanti ti fa una faccia e dietro altre mille, e lo fa consapevolmente solo per il gusto di spettegolare.

Il tradimento di un’amica in certi casi è peggio del tradimento del tuo uomo (a parte il mio che rischierebbe la decapitazione immediata), io una volta dopo averne scoperto uno ( di tradimenti amicali eh), ho pianto per due ore filate in macchina, non riuscendo a smettere.

 

Se fossi proprio costretta a partire con una stronzamica, quale tra quelle che citi partiresti (scegliendo il male minore) e perché.

Se proprio fossi costretta, partirei con quella a cui ho voluto più bene, nella speranza che il viaggio ci aiuti a ritrovarci e a perdonare. Quello che manca spesso è il dialogo, sono le parole non dette quelle che alla fine dividono le amiche.

 

Interviste vip: A tu per tu con Irene Vella
Interviste vip: A tu per tu con Irene Vella

Ami viaggiare?

Adoro viaggiare, fosse possibile farei una serie infinita di viaggi all’anno, purtroppo però cause di forza maggiore (leggi famiglia, figli, marito e bimbi pelosi, nonché lavoro) me lo impediscono.

Allora approfitto di qualche viaggio di lavoro, anche magari non troppo lontano per staccare la spina dalla mia routine e per vedere le mie amiche sparse per l’Italia, che sono davvero tantissime (a dispetto del titolo del libro!)

 

Cosa non dimentichi mai di mettere in valigia?

Un paio di sandali tacco 12 neri della Guess, li amo,  sono stati uno dei miei acquisti più azzeccati, le sneakers,  i miei immancabili jeans di tutte le taglie (quando sono magra e quando ingrasso:), tutta una serie infinita di creme e cremine e i miei alleati super tecnologici: iphone, ipod, ipad e pc.

Non riuscire a partire senza.

Quale è il tuo viaggio dei sogni

Il viaggio dei miei sogni lo faccio tutte le estati a giugno quando per un mese

parto con tutta la mia famiglia e il nostro adorato camper e ce ne andiamo nella Sardegna selvaggia, quella poco conosciuta, quella dove puoi trovarti da solo su una distesa di sabbia fatta di quarzi, o di sabbia che “suona” mentre ci cammini sopra. Un mese in cui ci siamo solo noi quattro, i nostri costumi e il mare. Quella in cui la prima sera che sbarchi dal traghetto e arrivi ad Is Arenas al solito agricamping e trovi il “tuo” posto davanti alle piccole dune, ti commuovi guardando il sole tramontare.

Non lo cambierei con nessun’altro viaggio al mondo.

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