Lisbona, amichevole e sicura

Lisbona, amichevole e sicura

 di Isa Grassano

Sia che si arrivi via terra che dal fiume Tejo, a Lisbona sarete subito abbagliate da un’intensa luminosità, quella luce che è l’unica e vera bussola, avvolgente. È come se sorgesse dall’Atlantico e poi, con il passare delle ore, esplodesse sulla pietra, sulle superfici delle ceramiche, sui riflessi dell’acciottolato, sulle decorazioni delle architetture manueline.

Amichevole e sicura, dal clima mite e facilmente visitabile a piedi, Lisbona è una città su più livelli, che si ricompone in tanti stili di epoche diverse, tutti perfettamente armonizzati: medioevale nell’Alfama, rinascimentale a Belém, neoclassico nella Baixa, liberty lungo l’Avenida da Libertade, futuribile nel Parco delle Nazioni, multietnica a Santo Amaro, elegante nel Bairro Alto.

Ogni angolo di Lisbona va ammirato. Dalle stradine tortuose ai tetti delle case; dalle piante profumate ai fiori del Miradouro, le terrazze belvedere; dalle scale ripide agli incantevoli scorci di pendii che scendono verso il fiume e sembra quasi che incrocino le nuvole del cielo.

Lisbona
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Resterete stupefatte dal sobborgo di Belém con il monastero dos Jeronimos, imponente costruzione in puro stile manuelino e la bianca torre che Pessoa aveva definito «un merletto dei più belli». Qui la luce quasi non si perde tra merli, portali, animali misteriosi.

E di sera il quartiere si anima. Se amate cedere alla gola, una tappa obbligata è il Pastéis de Belèm, la pasticceria più famosa per gustare le pastéis, canestrini di pasta sfoglia farciti con crema all’uovo e un pizzico di cannella, il cui successo è dovuto a una ricetta segreta custodita nei libri del monastero, utilizzata dai monaci di san Geronimo per sbarcare il lunario dopo che l’ordine fu sciolto.

Siete patite del vintage? Una visita al Museu di Design e da Moda (www.mude.pt) vi darà la giusta ispirazione per lo shopping. Potrete curiosare tra oltre 2500 abiti e mobili del novecento. Il Colombo (www.colombo.it) è invece il centro commerciale più grande d’Europa. Trovate oltre 370 negozi: impossibile resistere alla tentazione di acquistare qualcosa.

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Passeggiando tra le strade, potrete incontrare anche il furgoncino vintage Volkswagen di Lisbonlovers che gira per le vie del centro con il suo carico di abiti e accessori.

Poi, dopo aver appagato la voglia di fashion, salite sul mitico 28, quello giallo e minuscolo: collega la collina dove si trova la basilica di Estrela, e gli esotici giardini che la fronteggiano, con la collina dell’Alfama. Il percorso è divertente: il famoso mezzo di trasporto sferraglia tra stradine ripide e strette, tra piccole botteghe e tascas, minuscole osterie, a gestione familiare, che preparano le tradizionali sardinhas assadas, sardine arrostite alla brace, direttamente sui marciapiedi. Si sfiora la cattedrale, il castello di san Giorgio. Da quassù comprendete ancora meglio quel vortice di luminosità della metropoli – pur essendo piccola è considerata tale – e respirerete aria buona.

Per finire, fermatevi in uno dei tanti locali all’aperto, molti affacciati sul Tago. L’atmosfera è davvero vivace.

Info:

Ente del turismo portoghese: www.visitlisboa.com

* Tratto da In Viaggio con le Amiche (Newton Compton)

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