Sveva Casati Modignani – check in vip

Sveva Casati Modignani – check in vip

 di Anna Giammetta

Dolce, pacata e con un fascino un po’ retrò.

Donna preziosa ed elegante come le grandi perle avorio che le cingono il collo. I tempi corrono ma lei non cambia. Sveva Casati Modignani, una delle firme più amate della narrativa contemporanea, romanzo dopo romanzo continua a raccontare il mondo guardandolo con lenti rosa.

Al centro delle sue storie, donne, amiche, protagoniste ed eroine dei suoi romanzi, tessuti su un telaio di amori, passioni e avventure.

L’abbiamo incontrata a Matera al Women’s Fiction Festival, il  Festival internazionale di narrativa femminile  .

Sveva Casati Modignani
Sveva Casati Modignani e Anna Giammetta

“In amore, o tutto niente” recitava lo slogan della manifestazione.

L’amore non è o tutto o niente – ribatte con  un sorriso. Il tutto è troppo il niente è troppo poco. In amore servono le sfumature, le così dette mezze misure.

-E in amicizia? Esiste la vera amicizia tra donne?

 

Io sono sicura di si. Anche perché io sono certa che quando le donne sono veramente amiche riescono a fare cose bellissime insieme. Quando le donne riescono a collaborare  senza rivalità sono capaci di fare cose davvero straordinarie che gli uomini non sanno fare;  un esempio ne è questo Festival. Prima di tutto perché le donne hanno una creatività una fantasia una voglia di inventare le cose  che l’uomo non ha. Ma non ha perché non è mentalmente strutturato. E poi perché le donne riescono in ogni momento, in ogni occasione ad avere sempre i piedi ben piantati per terra. Quindi se metti insieme la fantasia e la praticità riesci a fare tante più cose. Anche viaggiare insieme.

– Con quale amica (famosa e non ) partirebbe?

Io vado sempre in viaggio con le mie amiche. Ho poche amiche del cuore ma con loro sto molto bene. E poi sono amicizie che durano da parecchi anni. Pensi che  quando eravamo più giovani facevamo la terapia personale parlando male dei nostri mariti. E si stava così bene dopo averlo fatto. Era proprio terapeutico.

– Cosa non dimentica mai di mettere in valigia?

Sembrerà banale ma ad ogni viaggio porto sempre con me dei libri. Mi piace scrivere e quindi altrettanto leggere.  Per me scrivere/leggere non è un lavoro, mi diverte e mi appaga. Per questo spesso quando sento dire, magari durante le interviste o in convegni, “la sua ultima fatica letteraria” io mi imbarazzo un po’ perché per me è soltanto gioia.

Il viaggio dei sogni?

Non ne ho uno in particolare perché, in genere, più che i viaggi mi ispirano gli incontri che si fanno durante i viaggi. Gli incontri con le persone.  Mi piace ascoltare quello che gli altri mi dicono. Ascoltare le loro storie, i loro racconti. Ecco direi che ascoltando mi piace viaggiare nei loro racconti.

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