Tra la street art in Molise a Civitacampomarano

Tra la street art in Molise

di Isa Grassano

 

Una vecchina avanza a fatica su un mulo, una ragazza si copre il viso con entrambe le mani, un gruppo di bambini gioca. Tutti insieme animano le strade di Civitacampomarano, un piccolo centro di poche persone, a trenta chilometri da Campobasso. Lo anima attraverso un muro, una porta in legno, una finestra.

Sì, perché questo borgo autentico, adagiato a 520 metri sul livello del mare, lungo un imponente sperone tufaceo e quasi completamente disabitato, è diventato scenario per l’arte di strada, per ricordare quello che ora non c’è più. Come una fiaba a portata di mano. Tutto nasce da un’email inviata a Alice Pasquini, ambasciatrice della street art italiana in tutto il mondo, dal presidente della proloco, perché l’artista possa recarsi in questo angolo di Molise a ridare vita e movimento. L’artista accetta e realizza una serie di interventi pittorici, prendendo spunto da fotografie d’epoca della vita del paese. Senza saperlo, l’autore della missiva virtuale ha scritto alla pittrice, il cui nonno era originario proprio di Civitacampomarano.

Il viaggio di Alice è diventato così non solo un viaggio alla scoperta delle bellezze di un’Italia minore, ma anche un percorso nella sua memoria familiare.  Nato da una coincidenza, il progetto artistico arriva a coinvolgere un paese intero e si dà il via alla kermesse CVTà Street Fest. Civitacampomarano nel dialetto dei suoi abitanti si chiama Cvtà e, nell’ideale abbraccio che unisce passato e futuro, origini e riscoperte, è stata scelta proprio questa espressione per intitolare il festival. Quest’anno l’appuntamento è dal 7 al 10 giugno (ingresso gratuito). Alberonero, 2501, MP5, Bruce sono alcuni degli artisti, dai nomi stravaganti, che daranno prova del loro estro “murale”. In passato, a lasciare le loro tracce e la loro firma sono stati nomi prestigiosi dagli italiani Biancoshock, ICKS, Hitnes allo spagnolo Pablo S. Herrero, passando per David de la Mano dell’Uruguay, oltre alla stessa Alice, detta AliCè.

Una tappa in questo lembo d’Italia è un’esperienza che non si dimentica. Ci si cala nei ritmi lenti, si chiacchiera con le persone sedute a prendere il fresco sull’uscio di casa, ci si riprende da tutte quelle ore rubate dalle code negli uffici o in mezzo al traffico, ci si lascia fotografare accanto a queste figure che sembrano farvi compagnia. E si arriva al maestoso castello Angioino, in piazza municipio, che in pochi immaginano di trovare in uno spazio così ristretto. Così come in tanti non pensavano che da qui provengono grandi uomini, quali Vincenzo Cuoco, studioso di letteratura, giurisprudenza e filosofia. Personaggio che si ricorda anche per il Platone in Italia, originale romanzo utopistico in forma epistolare e, soprattutto, per il Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, opera di fondamentale importanza nella nostra storiografia, forse non studiata e conosciuta quanto meriterebbe. La sua casa, restaurata, è visitabile. E ancora Gabriele Pepe, letterato e poeta e deputato al parlamento napoletano: una statua nella piazza lo ricorda. Civitacampomarano è però anche cucina. Un insieme di gusti e sapori prettamente molisani che sapranno stregarvi. E tra gli ospiti, anche Chef Rubio.

 

Info

www.cvtastreetfest.com

 

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