Tracce di viaggio su un taccuino

Un taccuino e una matita in mano possono cambiare il modo di vedere, guardare, ciò che ci circonda. Uno sguardo rallentato che coglie particolari, sensazioni, emozioni profonde e inattese.

Durante i viaggi ci sono momenti di sosta, di riposo solo per noi: seduti a sorseggiare un caffè in riva al mare, affascinati da un tramonto, in un punto panoramico da cui emergono i profili delle montagne, distesi su un prato a rimirare le nuvole e tanti altri ancora.

Sono gli istanti ideali da fissare con uno schizzo, un disegno, una pennellata, su un quaderno o un diario. Il taccuino di viaggio “carnet de voyage” rimanda, storicamente, al Gran Tour di epoca romantica e ha accompagnato nei loro viaggi illustri personaggi come Goethe.

Pittori come William Turner (1775-1851) o John Constable (1776-1837) hanno descritto attraverso disegni e acquerelli la potenza e la bellezza della natura. Il fascino di culture diverse e sconosciute è stato ben raffigurato nei quaderni di Eugène Delacroix (1798-1863) nei suoi viaggi in Marocco. Altri, come Théodore Gericault (1791-1824) o Edgar Degas (1834-1917) hanno utilizzato il quaderno per fissare volti ed espressioni o i corpi delle ballerine.

IL TACCUINO DI VIAGGIO

Il taccuino di viaggio ha accompagnato con schizzi e acquerelli anche scrittori famosi come Herman Hesse (1987-1962) o Bruce Chatwin (1940-1989), quest’ultimo ha reso famoso e iconico proprio il suo taccuino, il “Moleskine”. Anch’io ho un Moleskine, acquistato proprio dopo aver letto “Le vie dei canti” di Chatwin. Da tempo mi accompagna nei piccoli e grandi viaggi. Ho vari quaderni e notes di forme e colori diversi, in particolare un bel quaderno dai fogli neri che ho iniziato a utilizzare in un viaggio a Lanzarote, isola vulcanica, dove il nero della lava sottolineava il suo paesaggio e che mi ha seguito a Vulcano e alle altre isole eolie.

LA MAGIA

Il tempo che trascorro con la matita e il quaderno, è magico, rilassante: si ferma, si dilata crea uno straniamento che talvolta ha bizzarri risultati.

In Bretagna dipingendo uno scorcio marino mi sono accorta del mutare della marea dal colore verde che continuavo ad aggiungere sull’azzurro del mare, o alle nuvole sempre più scure che stavo disegnando a fianco e sopra le montagne in Alto Adige, mi sono fermata quando grossi goccioloni bagnavano il mio prezioso Moleskine.

I SOGGETTI

Talvolta è un soggetto particolare ad attirare la mia attenzione e a diventare il leitmotiv del mio quaderno e il viaggio si fa più intimo, mi è successo con le “toppe” – i buchi delle serrature –  di antichi palazzi, uno sguardo rubato a corti  e giardini segreti che apre verso mondi immaginari.

LA BELLEZZA DI UN DISEGNO

Non importa essere abili disegnatori, il quaderno di viaggio può raccogliere piccole annotazioni, un biglietto di accesso a un museo, un fiore raccolto…

Si inizia così e piano piano si affiancano piccoli segni, abbozzi e lasciando che la mano si muova liberamente, il disegno appare; riguardandolo dopo un po’ di tempo ci riporterà nel luogo e nel ricordo che rappresenta.

DOVE TROVARE I TACCUINI DI VIAGGIOAlcuni taccuini di viaggio per appuntare emozioni

Mi piace condividere questa passione e aiutare a svilupparla, per scoprire come – e dove – questo è il link https://www.associazionevaligieleggere.it/laboratori-arte/diario-disegnato/

 

Alessandra Montanari

 

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