In viaggio con la scopa

In viaggio con la scopa

Viaggi e memorie per donne cattive – TODI, la città di Matteuccia

di Barbara Cucini

 

Beh qualcuno potrebbe obiettare: Todi, la città di Jacopone, vorrai dire.

Anche, ma per noi, prima di tutto, Todi è la città di Matteuccia, la strega di Ripabianca, prima vittima “illustre” del marketing strategico medievale. Oddio, in realtà, a ben guardare, siamo culturalmente nella fase del Rinascimento culturale…che proprio col rogo di Matteuccia di Francesco, il 20 marzo del 1428, segna l’istituzionalizzazione di un concetto che vede le donne sempre più marginalizzate all’interno del pensiero, quindi della cultura e della società occidentale….ma non ci vogliamo annoiare, siamo venute a trovarla Matteuccia, a casa sua, a Todi e a Ripabianca. E’ la prima tappa di un viaggio attraverso le città e il luoghi delle streghe, quindi, in un certo senso delle donne, tutte. Non per intristirci, ci mancherebbe, ma per godere, delle bellezze, del cibo, del vino, senza lasciar da parte la memoria di una sorellanza, che sa unire le donne in maniera unica fra loro, al di là dello spazio e del tempo.

in viaggio con la scopa
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La città è un gioello di pietra chiara arroccato su una collina a circa 400 mt sul livello del mare, bella come lo sono del resto tutti gli antichi borghi dell’Umbria, da Spello a Spoleto, a Deruta, solo per citarne alcuni. Lo sfondo di queste piccole gemme arroccate è il mare grande verde e potente dei boschi.

La Piazza del Popolo è il cuore medievale della città che ospita il Duomo, in posizione sopraelevata, il Palazzo trecentesco dei Priori, il Palazzo del Popolo, e il Palazzo del Capitano del Popolo, con l’arengo, il terrazzo dal quale si rendevano pubbliche le sentenze.

Era proprio il Capitano del Popolo, poi capitano di giustizia, a dirigere i processi. E noi adesso ci sediamo fuori, sotto il gazebo dell’elegante caffé proprio davanti al palazzo e siccome fa caldo ordiniamo un bel bicchiere di Grechetto di Todi. Sarà una buona idea? O comincerà a girarci la testa? Mah…

in viaggio con la scopa
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“Noi Lorenzo, Capitano predetto, sedente in tribunale al nostro solito banco del giudice dei malefici, posto in mezzo ed isolato, dove sogliono essere date e pronunziate simili condanne corporali e sentenze di condanne corporali, diamo l’infrascritta condanna corporale contro l’infrascritta Matteuccia di Francesco per gli infrascritti malefici, colpe, eccessi e delitti della stessa fatti, commessi e prepetrati…”

Occhio agli eccessi, può essere pericoloso…il vino da solo non va bene, ordiniamo anche un crostino caldo al tartufo e perché no, un po’ di torta al testo….

“Inoltre, non contenta delle cose predette, ma aggiungendo male a male, istigata da spirito diabolico…” quasi quasi ordiniamo anche il Tagliere del Norcino.

E mentre immaginiamo messer Lorenzo, capitano di gustizia, alle prese con una sentenza che “sia di esempio a chiunque desiderasse svolgere simile attività (di fattucchiera, incantatrice, donna di cattive abitudini di vita e di malaffare, autrice di sortilegi, strega)” ci viene in mente una bella canzone di Mina: Il corvo.

in viaggio con la scopa
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Anche noi siamo donne di cattive abitudini, abbiamo sicuramente mangiato troppo…è tempo di alzarsi e fare due passi. Per smaltire niente di meglio che un’arrampicata sul campanile della chiesa di San Fortunato, il panorama è mozzafiato! Si vede tutta la città. Appena fuori le mura la mole enorme e le proporzioni perfette della chiesa della Consolazione, quasi quasi facciamo un salto pure lì.

Ma lo shopping?

Nel pomeriggio andremo a Ripabianca e a Deruta, perchè abbiamo visto dei piatti e dei vasi che no, non possiamo lasciare lì.

Faremo il pieno di tutto quello che ci piace, perché sennò il viaggio che senso ha?

Non sarebbe male neanche un pic-nic all’interno del parco fluviale del Tevere, nel tardo pomeriggio. Una coperta sull’erba, panini con prosciutto e melanzane sott’olio, una bottiglia di Sagrantino, e possiamo goderci una serata fra amiche un po’ diversa dal solito. Chiacchiere, confidenze, consigli della sorellanza. Il tuo lui non tira fuori gli attributi e ti fa soffrire? Beh posto meglio di questo non c’è…puoi sempre consolarti con le specialità locali, ci sono sempre i Coglioni di mulo, vedi mai….Oh no, il problema è più grave? Vi siete lasciati e adesso fa l’inconsolabile…nessun problema, qui solo lacrime di cinghiale, le lacrime di coccodrillo per fortuna ui non vanno di moda! Non ci resta che….ridere!

Sarà una magia? Vabbé Matteuccia….non ti condanneremo di certo se il merito è tuo!

in viaggio con la scopa
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3 Risposte a “In viaggio con la scopa”

  1. Todi e’ meravigliosa ed io sono rimasta affascinata dalla piu antica bottega di barbiere che si possa vedere…meravigliosa…la storia di jacopone e del balcone di wanda…beh…tristissima ma UN GRANDE GRANDE AMORE…PER QUANTO RIGUARDA RIPABIANCA…le ceramiche sono favolose…brave,bravissimeeeeeeeeeee…maa….li’ li’…proprio li’ vicino…un colpo di scopetta ed andare a civita di bagnoregio,no????e’ favolosa la citta’ morente…davvero unica e suggestiva…e mangiare all’interno di un antichissimo frantoio le bruschette con olio umbro e i fagioli cotti in terracotta nel camino…e’ proprio d amicheeeeeeeeeeeeee!!!bacioni,paoletta

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