A Villa Leta per fare un tuffo nella leggenda

di Lucrezia Argentiero.

Qualche giorno fa mi sono ritrovata nel bel mezzo di una leggenda che profuma di mistero, pregiudizi e, udite udite…fantasmi. Volete sapere dov’ero? A Villa Leta, un rinomato ristorante che si trova nelle campagne prossime alla città di Mesagne, in provincia di Brindisi. Si sa che la storia è fatta di dettagli minuziosi e che sono infinite le vicende nascoste fra le mura di una casa, ma questa incredibile storia proprio non me la sarei mai aspettata! A raccontarmela il signor Mino, proprietario del ristorante Villa Leta.

“Curiosi questi vecchi binari che vi attraversano la proprietà” ho esordito, mentre non smettevo di fare foto, pensando già di trovarmi in un posto inusuale. Ma, di lì a poco, scoprivo anche che di insolito non c’erano solo i binari di una tratta ferroviaria ormai dismessa da tempo.

E così il Signor Mino, mentre, fiero e soddisfatto, mi fa visitare la sua bella struttura che si affaccia su uno splendido giardino che profuma di cura e amore, mi comincia a narrare la leggenda che si lega anche a quel posto. Mi racconta di una ragazza, di famiglia nobile, che in epoca remota disonorò la famiglia legandosi a un ciabattino. E mi racconta anche della tragedia che di lì a poco si consumò. Quel disonore, infatti, non fu mai accettato dai fratelli della giovane che ne vollero subito vendetta. Dapprima accoltellarono il giovane ciabattino mentre lei cercò scampo nel forno. Ma i fratelli se ne accorsero e diedero fuoco alle fascine che erano poste all’interno del forno. La giovane morì arsa viva, gridando tutta la sua disperazione e maledicendo i suoi crudeli fratelli.

Da quel giorno sembra che un fantasma di donna, vestito, com’è logico aspettarsi in questi casi, di bianco (in alcuni varianti con l’abito da sposa), dimorerebbe in antichi fabbricati della campagna mesagnese e che appaia in alcune particolari notti. Io sgrano gli occhi e continuo ad ascoltare in silenzio le parole del Signor Mino che continua dicendomi che secondo quanto raccontato dai malcapitati spettatori, il fantasma sia solito mostrarsi affacciato ad una finestra mentre il suo bianco spettrale illumina la notte.

“Come si chiama questo fantasma?” – chiedo ad un tratto, smorzando la tensione!

“È la Signura Leta”, mi risponde lui con molta calma!

Signura Leta, Villa Leta…ragiono fra me e me…Ma è lo stesso nome dato al ristorante? Quindi anche qui c’è un FANTASMA?

Vi lascio nel dubbio…e vi invito ad andare a mangiare a Villa Leta. Non solo per ritrovarvi a far parte di una leggenda e guardare se da una delle finestre del locale si affaccia un fantasma.

 

 

 

Piatti - Villa Leta per fare un tuffo nella leggenda - Mesagne (BR)Villa Leta è una location perfetta per una cena fra amici, per una serata romantica o per festeggiare un importante evento.

In tavola non mancano i piatti della tradizione e ottima è anche la scelta dei vini.

Il servizio? Eccellente. Che ne dite ci facciamo un salto?

Info

Ristorante Villa Leta

SP44, Km 1, 72023 Mesagne BR

Telefono: 328 907 2986

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