Viaggio in Portogallo per brindare con il nettare della Valle del Douro

Viaggio in Portogallo per brindare con il nettare della Valle del Douro

di Isa Grassano

Terrazzamenti Douro ph Lucrezia Argentiero

Un vino liquoroso elegante e pieno di sfumature, come fosse un abito che vi calza a pennello. Un bouquet profumato che lascia la sua scia. Brindare con un bicchiere di Porto vi piacerà. Un consiglio? Lasciatelo scorrere dentro, in modo tale che il sapore più autentico della terra possa diventare parte di voi. E mentre bevete, vi accorgerete che, come un magnete, lo sguardo è trascinato verso i terreni aspri e scoscesi. Verso l’orizzonte disegnato dalle trame geometriche dei filari e le volute dei tralci, che sembrano far già pregustare il nettare degli dèi spremuto dai grappoli. E d’incanto vi ritrovate nel cuore del Douro, a nord del Portogallo, in quella che è la zona di produzione del famoso Porto, il vino che conquistò gli inglesi, che lo diffusero in tutto il loro impero. In lontananza, luccicano le increspature delle acque dorate del fiume omonimo, che si può risalire in battello. Il fiume, un tempo, era una sorta di “autostrada del vino” e tante le leggende sono nate attorno a queste acque. Come quella del barone Forrester, grande produttore di Porto che, nel 1861, di ritorno da una cena con gli ospiti, a bordo di un Rabelo, morì a causa di un naufragio, appesantito dalla cintura che indossava, piena di monete d’oro per pagare i suoi braccianti. La particolarità? Le donne invece si salvarono, perché le loro gonne di crinolina, a contatto con l’acqua, si gonfiarono e fecero da salvagente.

La maggior parte delle Quintas (aziende) si concentrano nei dintorni del villaggio di Pinhão, che vi farà viaggiare indietro nel tempo, alla fine del Seicento. Un piccolo gioiello è la stazione ferroviaria la cui facciata è interamente decorata di azulejos, le ceramiche in azzurro e bianco ispirate ai momenti della vendemmia. Qui si arriva per scoprire tecniche e metodologie delle più famose case vinicole e quasi tutti i produttori propongono degustazioni e visite guidate. Bastano un paio d’ore e il rinomato vino rinforzato non avrà più segreti.

Una volta approdate nella città di Porto, avrete solo l’imbarazzo della scelta su dove sorseggiarne un altro calice. Tra l’intricante rete degli stretti vicoli medioevali ci sono numerosi locali. Un nome su tutti? Il Cafè Majestic, nella rua santa Catarina, la via pedonale di shopping e struscio. Le sale, riccamente decorate con specchi alle pareti e pavimenti in marmo verde, dal 1921 sono l’elegante ritrovo di giovani intellettuali.

Per rivivere il passato medievale di Porto, occorre salire al Miradouro da Sé per ammirare l’immensa distesa di case e stradine labirintiche che portano fino alle sponde del fiume Douro, tra viuzze tortuose e piazze rinascimentali. Sull’altro lato del fiume, sulla sponda sud, quasi fosse un suo riflesso, c’è la cittadina di Vila Nova de Gaia, unita a Porto dal ponte Luìs i che ricorda nello stile la Tour Eiffel di Parigi – è un’opera di Teófilo Seyrig, un allievo di Gustave Eiffel. Sembra quasi la continuità di Porto, in quanto in questa zona ci sono numerose cantine, molte delle quali affacciano sulla Ribeira, il quartiere storico, con le case dalle tonalità della terra, rosso, giallo, ocra.

Il Ponte Dom Luis (Foto Lucrezia Argentiero)

Rilassatevi semplicemente guardando i rabelos che traghettano da una sponda all’altra o che dondolano attracca

ti alla banchina. Oppure fate una visita alla House of Sandeman, l’edificio che racchiude tutta la storia e il lavoro della dinastia Sandeman, una delle più famose al mondo a produrre il vino porto. La loro storia risale al 1790, quando lo scozzese George Sandeman fondò la sua attività. All’interno si resta incantate dal susseguirsi delle numerose botti di conservazione e vi è anche un museo: oltre ad antiche bottiglie e storici strumenti per la produzione del Porto, è possibile ammirare i poster Sandeman con la figura del “Don” avvolto nel mantello nero tipico degli studenti portoghesi e il cappello dalle falde larghe. Si tratta della figura leggendaria impressa sulle etichette e utilizzata per la pubblicità, una figura sensuale e misteriosa che è conosciuta in tutto il mondo come simbolo di qualità. La spada? Ma non è zorro, non avrete mica esagerato con il porto?

Info:

Ente del turismo portoghese: www.portoturismo.pt

* da In Viaggio Con Le Amiche (Newton Compton)

Una risposta a “Viaggio in Portogallo per brindare con il nettare della Valle del Douro”

  1. meraviglioso viaggio in portogallo…….!!
    Fatemi sapere tutto, se si organizza ,quando , come. Ci sarò sicuramente !!
    Grazie
    F.

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