Bentornata Italia

Viaggiando, ho ritrovato la mia Italia.

di Anna Giammetta

“E allora cara, riusciamo a farci qualche giorno di vacanza insieme? Io non ne posso piu! C’è crisi dappertutto, i clienti non pagano e la rassegna stampa di sky tg 24 non perde occasione di ricordarmi  che lo spreed sale e che neanche Monti sta riuscendo nell’impresa di risanare il debito italiano! Uffa che angoscia!!! “

Così era iniziata poche settimane  fa l’idea di vacanza “evasiva” e spartana con la mia migliore amica Silvia.  Pochi giorni di solo relax, di ritorno alle cose semplici e la promessa di non parlare di lavoro, di crisi, di Imu, di Lusi e di cose deprimenti. In questi ultimi anni stento a riconoscermi nel mio popolo, penso durante il viaggio per raggiungere la spiaggia di Bergeggi, in Liguria, dove mi aspetta Silvia. Ma dove sono finiti i caciaroni, gli ottimisti, gli amanti della pizza della buona cucina della musiche e delle serenate?  E mentre in treno leggo il giornale, il mio pensiero si rafforza. Sembriamo un popolo di piagnoni che non reagisce piú! Un popolo che odia la politica ma che poi si disinteressa totalmente ad essa e inconsapevolmente affida i propri destini nelle mani di uno o dell’altro leader.  Un popolo che ha dimenticato tutti i periodi di crisi e tutte le volte che si è rialzato.

Con queste considerazioni e molto disincanto, il  treno continua a sfrecciare sui binari tra  campi di girasole e mare, tanto mare. Ma ogni viaggio riserva delle sorprese e la mia si chiama ” Nazionale Italiana di Calcio”.

Già il calcio. Quello tanto criticato, contestato, indagato degli ultimi tempi. La mia vacanza è nel pieno degli Europei. Siamo alle semifinali. Come ci siamo arrivati? Chissà! Più Culo  che cervello sostiene una mia collega. Ma la partita non è una delle tante. Italia-Germania. Un nome, un programma oggi come ieri, un incontro che ha scritto da sempre una pagina importante del calcio. Forse anche per quell’intreccio politico economico che da sempre ci assoggetta alla seconda patria dei nostri nonni immigrati. Ed eccoli in campo i nostri azzurri e con loro tutti noi, incollati ai televisori con quel bagaglio di brontolii e di insoddisfazioni. Ma poi Balotelli e Buffon fanno il miracolo. Novanta minuti di passione, novantaquattro per la precisione, in cui i ragazzi di Prandelli ci hanno fatto riappropriare di un’italianità perduta! Il primo gol di Balotelli e l’italia esulta. Poi la doppietta ed è tripudio. Poporopooopo! Clacson, caroselli, bandiere, urla di gioia.

Bensvegliata Italia!

Ogni viaggio riserva delle sorprese. Il mio viaggio mi ha fatto ritrovare la mia Italia.

E stasera con la finale speriamo di replicare….

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