Diario di viaggio: ISTANBUL

Diario di viaggio

ISTANBUL: STORIA, PROFUMI E HAMMAM A CAVALLO TRA ORIENTE E OCCIDENTE   

di Laura Carraresi e Chiara Mojana

Non li sentite anche voi? I profumi di cannella, menta, cumino e le altre spezie che emanano dalle bancarelle del bazaar? Eh, certo, abbiamo appena varcato la porta d’Oriente e siamo immerse nel brulicante viavai di Istanbul. Automobilisti indisciplinati, venditori ambulanti, turisti, pescatori, questa è solo una parte dell’umanità varia e colorata che incontrerete a Istanbul, meta ideale per due amiche che decidano di trascorrere il Capodanno in una città non troppo lontana, con una vena di esotismo, senza spendere una follia. Come noi.

ponte di galata
ponte di galata

Decidiamo subito di dedicare al pernottamento una spesa minima, dal momento che preferiamo vivere la città e trascorrere la maggior parte del tempo fuori. Arch-ist Hostel fa a caso nostro: soluzione giovane, vivace ed economica, che unisce alla versatilità della sistemazione la possibilità di socializzare con altri turisti provenienti da ogni dove. Si trova nel quartiere di Beyoğlu, a due passi da piazza Taksim, centro nodale dei mezzi di trasporto della città. Le camere sono piccole e riservate, divise fra ragazzi e ragazze, per consentire la giusta privacy. La cucina, in comune, è arredata con gusto ed è dotata di ogni confort, per quelle che non vogliono perdere l’abitudine a cucinare, anche se a Istanbul sarà difficile.

La città, infatti, è il regno della buona cucina, con un intreccio di sapori mediterranei e speziate influenze orientali: la carne allo spiedo è ovunque, ma sempre accompagnata da ricchi contorni di verdure. Il nostro preferito? Senza dubbio la melanzana ripiena al forno, servita con pomodori e peperoni verdi piccanti. Una vera delizia.

melagranePasseggiando, poi, si può gustare ogni genere di street food: il simit, un anello di pane cosparso di semi di sesamo, il sahlep, bevanda calda a base di latte, manioca ed estratto di vaniglia, i lokum (o turkish delights), dolcetti a base di amido di mais dai gusti più svariati, i baklava, nei quali miele e frutta secca forniscono la giusta energia per affrontare a piedi le erte vie della città; e, ovviamente, come non citare l’immancabile kebap, che proprio qui ha visto i suoi natali. Le più attente alla linea, invece, potranno soddisfare le loro papille, senza sentirsi in colpa, sorseggiando delle ottime spremute di melagrana, fresche e dissetanti.

Ma Istanbul è soprattutto storia. Ha visto passare i Greci, i Romani, gli Ottomani, dando origine ad una stratificazione culturale e religiosa che non ha eguali. I minareti delle moschee svettano al cielo, delineando il profilo caratteristico della città lungo il Bosforo. Il palazzo Topkapi, Aya Sofia, la Moschea Blu, la moschea di Solimano il Magnifico, la Cisterna Basilica e il palazzo Dolmabahçe sono testimonianze della tradizione islamica e del sultanato, ma degne di nota sono anche San Salvatore in Chora, chiesa ortodossa poi trasformata in moschea e oggi museo, con i suoi splendidi mosaici bizantini, Santa Maria dei Mongoli e San Giorgio, dove ancora oggi si celebra il rito greco-ortodosso. Queste ultime due meraviglie si possono scoprire uscendo leggermente dagli itinerari turistici tradizionali e addentrandosi nei quartieri storici della vecchia Costantinopoli, dove ora risiede la popolazione meno abbiente, conservatrice e islamica osservante, e la comunità greca. Tali quartieri, Fatih e Fener, uniti a Balat, antico ghetto ebraico, racchiudono le dimore storiche di Istanbul e l’acquedotto romano di Valente e, sicuramente, meritano una visita, meglio se con una guida esperta che aiuti a soffermarsi sui particolari rilevanti e a comprendere la storia della città. Noi abbiamo scelto e consigliamo l’agenzia on line www.scoprireistanbul.com, gestita da ragazzi italiani residenti a Istanbul, che promuovono il turismo al di fuori degli itinerari tipici.tessuti

E dopo tutto questo camminare su e giù (Istanbul si sviluppa su sette colli), scommettiamo che anche voi, come noi, avrete voglia di rilassarvi. Nessun problema, la città è anche patria del bagno turco, il tradizionale hammam. L’offerta di bagni di vapore è davvero ampia, da quelli più economici e spartani (dove, però, anche il livello igienico può non essere allineato agli standard occidentali) a quelli più turistici, ma sicuramente autentici. Provate il Çemberlitaş Hamamı, nel quartiere storico di Sultanahmet. Dopo avervi fornito di tutto il necessario, verrete accompagnate attraverso un percorso di puro benessere in un ambiente in cui si respirano le atmosfere di un tempo. Un energico scrub, seguito da insaponamento e massaggio su tutto il corpo. Ci si può poi immergere in un bagno caldo e rilassarsi tra i vapori rigeneranti. Prima di tornare al freddo, sorseggiamo un ottimo tè turco, servito nei tipici bicchierini a forma di tulipano, di cui noi ci siamo letteralmente innamorate.

Infine, per trascorrere una giornata al riparo dal brulicare della folla, si può addirittura andare in Asia! È sufficiente prendere un traghetto e fare un crociera sul Bosforo, raggiungendo la vicina Üsküdar, sponda asiatica della città, o il più lontano villaggio di Anadolu Kavağı, per gustare un panino col pesce appena pescato di fronte al tramonto.

E poi? Sicuramente vale la pena assistere ad una cerimonia dei dervisci rotanti alla Galata Mevlevihanesi, un’esperienza mistica e molto coinvolgente.

dervisci rotanti
dervisci rotanti

Volete, invece, scatenarvi? Andate a tirar l’alba al ritmo del pop turco in uno degli innumerevoli locali intorno a Taksim, come abbiamo fatto noi la notte di Capodanno. Melodie gipsy remixate, coroncina di fiori in testa, vero must della moda di Istanbul, e siete pronte!

E allora che aspettate? Bastano poco più di due ore di volo e le prossime vacanze non sono poi così lontane.

 

 

della stessa autrice, il diario di viaggio sull’ALTA VAL PASSIRIA

 

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